ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 4
gennaio - aprile 2002

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




ISLAM SPECCHIO D'ORIENTE
Rarità e preziosi dalle Collezioni statali fiorentine


Dal 23 aprile al 1 settembre 2002

Firenze
Sala Bianca di Palazzo Pitti
Piaza Pitti, 1

Ingresso:
E 8.50
(biglietto comprensivo della visita alla Galleria Palatina)

Orario:
dal martedì alla domenica
dalle 8.15 alle 18.50
lunedì chiuso

Informazioni:
Firenze Musei
dalle 8.30 alle 13.30
Tel. 055/2654321

Catalogo:
Sillabe



L'ISLAM A FIRENZE

Il Pirenne, storico belga degli anni '30, sostiene che l'unità culturale del Mediterraneo fu spezzata dall'invasione mussulmana nella metà del VII secolo d.C.. Precedentemente dall'epoca minoica alla grande marineria fenicia e greca ed infine all'Impero di Roma, che aveva dato a tutte le popolazioni rivierasche un'unica legge, una sola moneta, una lingua, uno stato, il mare era apparso come una strada di comunicazione di merci, di idee, di civiltà. Con l'irrompere degli arabi si formarono due mondi ostili con un alto tasso di incomunicabilità e se il commercio continuò sia pure quasi per il solo tramite delle Repubbliche Marinare, idee e cultura trovarono generalmente la porta sbarrata.
Un rapporto molto conflittuale fu quello degli scontri navali tra i corsari mussulmani che devastavano le coste dell'Europa Meridionale e attaccavano navi commerciali e da pesca e i vascelli cristiani che contrattaccavano ovunque possibile; in prima linea i Cavalieri di Malta ed anche, in un certo periodo, le navi dell'Ordine di S.Stefano che battevano bandiera di Toscana. Ma il fascino sottile della civiltà orientale intrigava moltissimo le persone di cultura in occidente, le arti islamiche, nonostante la grave limitazione della non rappresentazione della figura umana, erano molto apprezzate e grandi collezionisti di opere d'arte e curiosità orientali erano proprio quei Granduchi di Toscana che tanto vanto menavano della loro lotta all'Islam. Per conoscere ed ammirare i pezzi "moreschi" delle raccolte granducali è stata organizzata a Palazzo Pitti,nella Sala Bianca, una mostra con oltre un centinaio di reperti di arte islamica raccolti in quasi due secoli dai Medici e da altre famiglie nobili toscane in omaggio ad un desiderio di esotismo e ad un mal celato apprezzamento dell'arte del "nemico ufficiale".
Sono esposti molti esemplari di armi, turche, persiane, egiziane, arabe, in parte di preda bellica; sono elmi di foggia inconsueta, scudi, armi bianche, giachi a maglia, archi, turcassi e frecce con pregevoli decorazioni ad intarsio. Oggetti preziosi in oro, smalto, avorio, cristallo di rocca, pietre preziose,brocche e bruciaprofumi in rame e ottone con intarsi in oro e argento.
Numerose le maioliche, campo dove l'arte mussulmana eccelse, libri miniati e strumenti scientifici in ottone, datati tra il X e il XIV secolo, usati per la navigazione e lo studio dell'astronomia. Presenti anche tappeti molto antichi e talvolta di grandi dimensioni in lana con inserimenti in seta e fili metallici. Una passeggiata in quello che tra il XVI e il XVIII secolo era ritenuto il favoloso mondo dell'Oriente con il quale ci si scontrava ma verso il quale si provava ammirazione e apprezzamento dell'arte; sentimenti assolutamente non ricambiati dal mondo islamico che di quello occidentale accettava solo il progresso tecnico e non il mondo culturale "infedele".

Roberto Filippi